La gamba intanto picchietta sul tavolino, forse qualche pensiero di troppo che rotola dentro… forse quei pensieri si son proprio bloccati tra il piede ed il ginocchio. Su e giù Su e giù senza via di scampo.
Poi un attimo di tregua: la mano s’infila nella borsa e afferra un libro… i pensieri si fermano. Immobili.
La storia di quella pietra scomparsa inizia ad incuriosire perfino loro: in un attimo il piede si ferma, quasi ad ascoltare. Ma forse qualche indizio arruffato, qualche traccia sbiadita, qualche parole non chiara, li risveglia; abbandonano la gamba e sono già lì, tra il pollice e l’indice, tamburellando sulle avventure di quell’americano, sviando le ricerche dell’investigatore. Gli occhi si bloccano in quel fermo-immagine, sulla mappa appena scoperta davanti all’accademia… e intanto i pensieri continuano il loro tip-tap tra le pagine. Su e Giù Su e Giù Su e Giù Su e Giù
Perfino lui, quest’uomo brizzolato, sulla sessantina forse… perfino lui ci rinuncia: un ultimo sguardo alla faccia dell’investigatore… un sorriso compiaciuto quasi ad assicurargli un pronto ritorno, e poi una fuga veloce: con uno scatto inaspettato tutto finisce dentro la borsa. Forse domani sarà il momento giusto per tornare alla ricerca di quella pietra, forse più tardi sarà tutto più tranquillo… o forse stasera, prima di dormire.
Inutile combattere, i pensieri c’hanno il loro bel daffare… ed ora, nuovamente liberi nella loro corsa, decidono di tornare giù, dal ginocchio al piede, dal piede al ginocchio: Su e Giù Su e Giù Su e Giù Su e Giù. D’altronde… forse è meglio lasciarli andare, lasciarli sfogare!
Gli occhi s’arrendono, si siedono, si stendono… fino a chiudersi. E poi anche le mani… rilassate, quasi a proteggere quel tesoro dentro la borsa di pelle. Poco alla volta tutto diventa più tenue… Su e Giù Su e Giù S u e G i ù S u e G i ù S u e G i ù
Ormai nessuno se li fila più, quei pensieri: tanto vale rinunciare, avran pensato! tornare più tardi, o stasera, o domani… tanto vale riposare e riprender fiato, dopo una così lunga corsa.
Immobili, di nuovo.
Chissà, magari si sono addormentati. Oppure han trovato un cunicolo, un invisibile buco nel calzino, una fessura nella scarpa… e se ne sono andati…
Un sorriso timido si fa spazio nella calma generale… la mano accarezza la borsa… nel frattempo sarà riuscito l’americano a decifrare quella mappa? Tutto adesso qui, sembrava più tranquillo… loro se n’erano andati, chissà dove, chissà da chi… meglio approfittarne! l’avventuriero era lì, pronto per ripartire.
Poi un attimo di tregua: la mano s’infila nella borsa e afferra un libro… i pensieri si fermano. Immobili.
La storia di quella pietra scomparsa inizia ad incuriosire perfino loro: in un attimo il piede si ferma, quasi ad ascoltare. Ma forse qualche indizio arruffato, qualche traccia sbiadita, qualche parole non chiara, li risveglia; abbandonano la gamba e sono già lì, tra il pollice e l’indice, tamburellando sulle avventure di quell’americano, sviando le ricerche dell’investigatore. Gli occhi si bloccano in quel fermo-immagine, sulla mappa appena scoperta davanti all’accademia… e intanto i pensieri continuano il loro tip-tap tra le pagine. Su e Giù Su e Giù Su e Giù Su e Giù
Perfino lui, quest’uomo brizzolato, sulla sessantina forse… perfino lui ci rinuncia: un ultimo sguardo alla faccia dell’investigatore… un sorriso compiaciuto quasi ad assicurargli un pronto ritorno, e poi una fuga veloce: con uno scatto inaspettato tutto finisce dentro la borsa. Forse domani sarà il momento giusto per tornare alla ricerca di quella pietra, forse più tardi sarà tutto più tranquillo… o forse stasera, prima di dormire.
Inutile combattere, i pensieri c’hanno il loro bel daffare… ed ora, nuovamente liberi nella loro corsa, decidono di tornare giù, dal ginocchio al piede, dal piede al ginocchio: Su e Giù Su e Giù Su e Giù Su e Giù. D’altronde… forse è meglio lasciarli andare, lasciarli sfogare!
Gli occhi s’arrendono, si siedono, si stendono… fino a chiudersi. E poi anche le mani… rilassate, quasi a proteggere quel tesoro dentro la borsa di pelle. Poco alla volta tutto diventa più tenue… Su e Giù Su e Giù S u e G i ù S u e G i ù S u e G i ù
Ormai nessuno se li fila più, quei pensieri: tanto vale rinunciare, avran pensato! tornare più tardi, o stasera, o domani… tanto vale riposare e riprender fiato, dopo una così lunga corsa.
Immobili, di nuovo.
Chissà, magari si sono addormentati. Oppure han trovato un cunicolo, un invisibile buco nel calzino, una fessura nella scarpa… e se ne sono andati…
Un sorriso timido si fa spazio nella calma generale… la mano accarezza la borsa… nel frattempo sarà riuscito l’americano a decifrare quella mappa? Tutto adesso qui, sembrava più tranquillo… loro se n’erano andati, chissà dove, chissà da chi… meglio approfittarne! l’avventuriero era lì, pronto per ripartire.
4 commenti:
e allora anch'io mi lascio trascinare da questo treno dei pensieri, trotterellando per il mondo...che è un vagare e viaggiare ...ma trotterellando è più gioioso...e mi ricorda la carte del Folle dei Tarocchi ....si è bello andare in giro trotterellando...lo si può fare anche con i pensieri!
mannaggia a te, ja'! che ci fai tu qui?! io ero di là... e mi devo ancora riprendere! :) ..mannaggia!!
Ma che bello sto scritto!! Mi pare proprio di vedere la Stefi che muove quella gambetta su e giù...o comunque chicchessia... Una descrizione davvero reale.. ti sembra di essere lì ad osservare anche tu.. Ma quanto bra'a sito stea?? Scrivere un libro, no?!?
Continua così che prima o poi....
Ti abbraccio forte forte
buahahahahah
che prima o poi... mi ricoverano?!?! :D :D
no sai, terrò ben nascoste le mie mitiche moleskine!!! ;)
Posta un commento