Metto giù il telefono ed ho la sensazione di aver rotto una bolla di sapone...
Bisogna tornare a casa, prima o poi, lo sai.
Io sto cercando di farlo ora, cercando di sganciare vagoni pesanti, mettendoci carbone in quantità e un gran lavoro di braccia.
Bisogna tornare a casa prima o poi..
E per casa non intendo quella da cui siamo venuti... di quella resterà sempre il profumo attaccato alle scarpe, quella non è più casa, è di più.
E' tornare a casa dopo il viaggio, quando senti il profumo di te e del tuo vecchio altrove appena varchi la soglia... dove di fermi per un caffè bollente insieme a chi si ricorda ancora come si ride di gusto... è quel posto in cui dormi bene e sogni... quello in cui riconosci lo scricchiolio della porta del bagno, il profumo aprendo il frigo o il sapore delle posate lavate... quello in cui riconosci la chiave infilando la mano in borsa, tornando dal lavoro con le gambe a pezzi... quel posto in cui non ti serve la luce per trovare scarpe e sigarette per una pausa inaspettata nel cuore della notte... quel posto in cui sai di poter camminare a piedi nudi... quello in cui riconosci ogni ricordo nelle fotografie appese al muro.
Quella è casa, capisci?
Quella in cui torni, dopo un lungo andare... quella che ad ogni viaggio cambia aspetto, ma conserva sempre quella stessa, identica, preziosa ed intima sensazione di te.
Traslocare aiuta solo a portar con te le cose importanti, a mettere in discussione tutte quelle comodità a cui ci si affeziona così facilmente.
Ma camminare a lungo con tutti quei mobili sulle spalle, ti fa perdere lucidità... e la direzione.
Bisogna tornare a casa prima o poi.
Solo per rimettere tutto in una nuova posizione e riempire i buchi di quel superfluo che ci si è lasciati alle spalle con emozioni nuove... un nuovo divano e un orologio da cucina, le lenzuola di un colore diverso e uno specchio in ferro battuto.
E rimanere lì, vivendo ogni spazio, finché quell'aria frizzante che porta la nuova stagione non arriva a ricordarti che è ora di ripartire... prima di ritornare in una nuova casa.
Il viaggio
e poi la meta, la tua casa
ogni giorno.
Bisogna sempre seminarselo un motivo per tornare quando si parte. (Baricco)
foto: Kinsale, Ireland
Bisogna tornare a casa, prima o poi, lo sai.
Io sto cercando di farlo ora, cercando di sganciare vagoni pesanti, mettendoci carbone in quantità e un gran lavoro di braccia.
Bisogna tornare a casa prima o poi..
E per casa non intendo quella da cui siamo venuti... di quella resterà sempre il profumo attaccato alle scarpe, quella non è più casa, è di più.
E' tornare a casa dopo il viaggio, quando senti il profumo di te e del tuo vecchio altrove appena varchi la soglia... dove di fermi per un caffè bollente insieme a chi si ricorda ancora come si ride di gusto... è quel posto in cui dormi bene e sogni... quello in cui riconosci lo scricchiolio della porta del bagno, il profumo aprendo il frigo o il sapore delle posate lavate... quello in cui riconosci la chiave infilando la mano in borsa, tornando dal lavoro con le gambe a pezzi... quel posto in cui non ti serve la luce per trovare scarpe e sigarette per una pausa inaspettata nel cuore della notte... quel posto in cui sai di poter camminare a piedi nudi... quello in cui riconosci ogni ricordo nelle fotografie appese al muro.
Quella è casa, capisci?
Quella in cui torni, dopo un lungo andare... quella che ad ogni viaggio cambia aspetto, ma conserva sempre quella stessa, identica, preziosa ed intima sensazione di te.
Traslocare aiuta solo a portar con te le cose importanti, a mettere in discussione tutte quelle comodità a cui ci si affeziona così facilmente.
Ma camminare a lungo con tutti quei mobili sulle spalle, ti fa perdere lucidità... e la direzione.
Bisogna tornare a casa prima o poi.
Solo per rimettere tutto in una nuova posizione e riempire i buchi di quel superfluo che ci si è lasciati alle spalle con emozioni nuove... un nuovo divano e un orologio da cucina, le lenzuola di un colore diverso e uno specchio in ferro battuto.
E rimanere lì, vivendo ogni spazio, finché quell'aria frizzante che porta la nuova stagione non arriva a ricordarti che è ora di ripartire... prima di ritornare in una nuova casa.
Il viaggio
e poi la meta, la tua casa
ogni giorno.
Bisogna sempre seminarselo un motivo per tornare quando si parte. (Baricco)
foto: Kinsale, Ireland
10 commenti:
Magico wireless non protetto, anche a Bonorva, affacciato alla finestra, dopo aver vagabondato per il paese alla ricerca di connessioni aperte.
Vedi che alcune case, anche se sono la tua, seppelliscono i tuoi sogni o comunque ti mettono scarpe tanto strette e pesanti che non dico volare, ma muovere qualche passo è un'impresa.
Ma si impara a camminare anche scalzi, senza una casa, e con il cielo sulla testa a cullare i nostri sogni.
Certo ci sono posti dove tutto ti protegge, senza che neppure tu te ne renda conto, sogni, sogni in libertà.
Quindi scimmia, se è ora di tornare sull'albero, pensa al tuo ramo, quello che oscilla sospinto dal vento della sera, quello da cui ogni mattino scorgi un nuovo orizzonte, quello da cui scenderai nuovamente per correre laggiù dove sorge il tuo sole.
Hasta la victoria, siempre !
ciao Stefy,
allora rientri? lascerai un pò di te in Irlanda, ormai hai due patrie!
c'è una casa che è rimasta importante per me, casa dei nonni, l'odore del carbone, del ripostiglio delle provviste, della cantina e i suoi tanfi... casa del nonno con nonni inclusi, casa+loro dentro!
Palmiro/zavorka
ci sono!
sento, mastico, respiro e gusto il profumo di ogni parola..
datemi solo un po' di tempo..
ci siamo...ti aspettiamo :)*
Quando riconoscerai quel profumo solo tuo, quegli spazi saranno "casa tua"..allora avrai trovato la "TUA" nuova dimora, il tuo nido, le tue coccole.. E non è facile, ma è possibile.. essere viandanti significa spesso non trovare subito un'altra casa, ma girovagare per molto tempo lasciando le proprie tracce, finchè senti di aver trovato l'odore che ti piace, la tua dimensione. Te stessa riflessa in ogni rappresentazione materiale dell'ambiente intorno a te. Ma ci vuole pazienza, e ricerca... E questo fa sentire a volte storditi..dov'è il mio punto fermo? .. Forse da viandanti il punto fermo non è fuori, ma dentro. La casa sei tu.
Ti abbraccio con tutto l'Amore.. e che l'Universo accompagni sempre i tuoi passi..
az!! stavolta sotto il tavolo ti sei nascosta proprio bene!!! :)))))))))))))))
va beh! dai !! a nascondino hai vinto tu!! ORA ...ESCI FUORI!!
(scherzo...ti aspetto per fare : Tana liberi tutti!!)
I can not believe it and we always believe because I believe that whatever happens I'll never go beyond
O cara Stefi, non pensare che ti abbia dimenticata, di tanto in tanto fai capolino nei miei pensieri.
E vorrei abbracciarti.
Ciao! Il mondo è cambiato !?
Si, probabilmente lo e
Tutto cambia.. è che a volte si ha la sensazione che il cambiamento distacchi.. e allora, in silenzio, si guarda il tempo scivolare via.. e l'acqua cancellare le orme.. e farle più distanti..
ma non sono i miei passi ad allontanarsi.. sono di chi, quando scende la sera, sente silenzio e pensa che la marea mi abbia trasportato lontano..
e invece sono lì, in silenzio, a guardare le impronte sbiadirsi..
ma sono sempre seduta sulla mia riva..
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