Passo dopo passo

Passo dopo passo
Sai cos’è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un’orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. La marea nasconde. È come se non fosse mai passato nessuno. È come se noi non fossimo mai esistiti. Se c’è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. (da “Oceano Mare” di A. Baricco)

martedì 23 dicembre 2008

Tutti, solo per me


Discover Dean Martin!



Passeggio sui minuti di una giornata, l'ultima dei ventiquattro 22 dicembre che mi son già scivolati sotto ai piedi.

Il sole si è alzato tardi, quando io ero già in cammino... si è stiracchiato ben bene le zampe e poi ha tirato fuori la testa. Timido. Incuriosito, forse da quelle striature rosate sul suo cuscino.


Poi si è alzato e si è vestito tutto d'azzurro.
Io l'ho inseguito mentre, con i piedi immersi nell'acqua, faceva il solletico ai gabbiani. Ero lì, dietro al muretto, mentre lui si rinfrescava il viso, a mezzogiorno.


L'ho ritrovato stanco, mentre sbadigliava respiri caldi, per coccolare chi partiva e accogliere chi tornava.


L'ho visto sedersi, accoccolarsi teneramente sotto alla coperta scura della notte... gli ho cantato una ninnananna silenziosa, raccontandogli la storia dei miei piccoli orsacchiotti.

Sto tornando a casa solo ora.. dopo 10 lunghe ore di lavoro, nelle gambe sento il peso della stanchezza e negli occhi il riflesso di tutta quella luce. Ma oggi ho corso per 10 ore fingendo solo di fare cose importanti pur di non perderlo di vista...lui, il sole!
e mi ha portato il mare.

Ho le tasche piene, stracolme, di tutti quei secondi dipinti di sfumature, che sono scivolati giù da quel pallone luminoso e si sono infilati qui, nelle mie tasche, alla rinfusa, trovando un buco negli angolini più bui.

Torno a casa con le mani che si fanno spazio tra quei colori.. cerco di toccarli tutti, con la punta delle dita.. mi sfiora il pensiero di tirarli fuori tutti e soffiarli in aria, o buttarmi a testa in giù e farli cadere sull'asfalto..chissà, magari qualcuno potrebbe raccoglierli.. Oppure, pensa, ipotrei nfilarli nelle cassette della posta o sotto ai cancelli...
O..

Ma..no, dai... in fondo oggi li voglio tenere per me..
tutti, solo per me.
Sorrido

domenica 21 dicembre 2008

Senza nulla


Discover Bob Geldof!


"Mi sono chiesto se era un caso che quando inizi un certo tipo di pensieri e di discorsi incontri un sacco di gente che dice o fa cose simili. O forse prima le incontravo e non ci facevo caso perché non avevo quel tipo di attenzione?" (da "Un posto nel mondo" di F. Volo)

Faccio fatica a ordinare i pensieri... perciò riprendo in mano quel filo che mi ha condotto fin qui e torno indietro...

Parto da quel viale alberato, dove tutto risuonava di silenzio. Immobile.

Villa Braida, Zerman di Mogliano (TV)

Penso ad Andrea, che un giovedì pomeriggio ha deciso di partire. Sentiva che la vita gli stava troppo stretta, forse.
Io invece penso che la giacca si possa sempre un po' allargare, i pantaloni accorciare e le maniche aggiustare.
Ma questo lo penso io. Forse lui non aveva voglia di aggiustare... forse voleva solo un vestito nuovo. Mi auguro solo che adesso, almeno, ci stia più comodo.


Penso alle parole di Bisio che recita Gaber:


ora basta con la finzione
normale benessere
una morale
troppo facile per noi essere pacifisti, antiautoritari e democratici
resistenza
magari ad altre cose
esibire
mano invisibile
consumo
essenzialità
spinta
nemico
contro le ideologie dominanti
contro il dilagare del superfluo
anche voi
silenziosa e passiva
slancio
localizzato
noia
s'insinua
senza nulla, salvo quel nulla non identificabile che ci corrode

Intanto canticchio una canzone...
Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza.

Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.

Giro giro tondo cambia il mondo.

Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l'unica cosa sicura è tenerli lontano
dalla nostra cultura.

Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto, al teatro
alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un'antica speranza.

Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all'amore il resto è niente.

Giro giro tondo cambia il mondo.
("Non insegnate ai bambini" di G. Gaber)

E penso a quel frammento di "La storia infinita":
Gmork: Sei uno sciocco e non sai niente di Fantasia. È il mondo della fantasia umana. Ogni suo elemento, ogni sua creatura scaturisce dai sogni e dalle speranze dell’umanità e quindi fantasia non può avere confini.
Atreyu: Perché Fantasia muore?
Gmork: Perché la gente ha rinunciato a sperare. E dimentica i propri sogni. Così il nulla dilaga.
Atreyu: Che cos’è questo NULLA?
Gmork: È il vuoto che ci circonda. È la disperazione che distrugge il mondo, e io ho fatto in modo di aiutarlo.
Atreyu: Ma perché?
Gmork: Perché è più facile dominare chi non crede in niente ed è questo il modo più sicuro di conquistare il potere.

Penso a quel post di Renata

Penso a quei minuti frantumi che cadono sulla gente, a quei fiocchi di neve di Janas.

Penso alle parole dell'anonimo Luca nel commento a Janas
facile dire "bel post", sono solidale, un'altra bandierina a sventolare, come quel libro, pesante mattone si, ma solo nella coscienza di chi vuol costruire, e non solo progettare.

E penso..
Cosa altro dovremmo fare se non sventolare la nostra bandiera?

Come si insegna, quella magia?
dare esempio, con coerenza al voler costruire, senza derive verso le false libertà

Già..
Forse iniziando a mettere delle cose belle, sopra questo nulla.
Metterci un tavolo e 4 sedie. Un bicchiere di vino e una bottiglia d'olio. Del pane caldo e le salviette blu.

I miei 25 anni sono alle porte...

Giro giro tondo cambia il mondo

... ho ancora due mani libere... nel caso qualcuno si volesse attaccare...

sabato 13 dicembre 2008

In mani e piedi

Qual è il peso dei sogni?
Un soffio di vento? Una foglia ben ancorata al suo ramo? che spunta in primavera, succhia la linfa facendosela scorrere tra le vene fino ad ubriacarsi per poi sentirsi sazia e scegliere di lasciarsi andare, nei primi freddi autunnali... cadere giù, marcire e rifiorire in un petalo di una pratolina sotto ad una quercia?
Una fedina d'argento? che vive con te, nel silenzio e nell'amore dei giorni. Pochi grammi che pesano come macigni quando decidi di toglierla, così, solo per pulirla un poco.
Una borsa troppo piena di cose inutili? che continui a portarti via perché "non si sa mai".

Che odore hanno i sogni?
Quel profumo delicato di marsiglia? che si impregna nei vestiti... che ti porti addosso per la strada... quell'odore che col tempo s'affievolisce e che rimpiazzi con uno nuovo, da scoprire.
Che odore hanno? Quel non-so-che che sa di casa tua? che non riesci a percepire ma che gli altri riconoscono tra mille? E' quell'odore che risenti solo quando torni da un pellegrinaggio lontano, alla ricerca di Loto e Tiaré... e torni a casa con le tasche vuote e la nostalgia di quel non-so-che.

Che forma prendono, i sogni?
Quella dell'ultimo dentino di un bimbo, nascosto con cura in un angolo della finestra, che si trasforma in un sorriso di fata, nella notte?
Un neo sulla pelle? che un giorno decidi di togliere per non avere più marchi indelebili dentro e fuori di te? ancora inconsapevole che ti resterà una cicatrice eterna, che prude quando piove e sbiadisce al sole, ma che racconta splendidamente di quello che sei
Una briciola di pane? sulle spalle di una formica, fino a casa
Un sassolino che calci per la strada? che a volte sparisce sotto al marciapiede per poi riapparire più grande, dietro al lampione?
Un guscio di noce? che diventa una barchetta nel bicchiere o il guscio di una tartaruga in cui infilare la testa... o il cappello del grillo parlante, ubriaco di parole buone... o una conchiglia che ti canta la ninnananna prima di dormire... o la gobba di un cammello nel mezzo del deserto, da cui, una goccia alla volta, trovi il tuo più dolce ristoro lungo la strada... o lo zainetto di un camaleonte, che oggi è turchese come il riflesso del vento e domani è arancione come le bacche della piracanta?


I miei credo si nascondano nelle orme che i miei piedi lasciano lungo il sentiero, ogni giorno, e in tutte quelle sensazioni che tocco con la punta delle dita, ogni istante.

venerdì 12 dicembre 2008

Sensasìa

SENSASìA..ovvero, la fantasia dei sensi!

E' un gioco che mi son divertita a fare e a guardar fare: l'ho trovato MERAVIGLIOSO! Soprattutto l'idea di vedere le varie interpretazioni di suoni, immagini e profumi... è incredibile a volte come siano belle le sfumature che colgono altri, come siano strane e quasi assurde... a volte sembrano banali, perché magari ci avviciniamo senza toccare quell'idea.

E' una giostra di sentimenti, a guardar quello degli altri!

... e una giostra di emozioni a provare a farlo!!


Abbina un SUONO a
- ULTIMO: http://www.deezer.com/track/952363
- SOGNI:
- SEMPRE: http://www.deezer.com/track/1246462
- QUI: http://www.deezer.com/track/2106519
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- SCIVOLARE:
- DOMANI: http://www.deezer.com/track/189561


Abbina un PROFUMO a
- DESTINO: incenso al gelsomino
- PRIMO: pancetta affumicata (ovverosia: carbonara!ahhhh)
- CONFUSIONE: odore di bruciato (ho in mente quello della macchina..cioè non proprio la macchina intera, ovvio! un qualche cosa che c'era dentro la macchina.. e che poi.. eheh.. non c'era più!)
- SORRISO: pepe
- LUNA: incenso alla rosa
- SORPRESA: pane fresco
- RICORDI: non è proprio un odore.. è l'odore della cedrata unito alla sensazione di frizzantino che si sente nel naso quando lo si avvicina al bicchiere!!
- FORSE: quell'odore che si sente poco prima che piova
- EMPATIA: il profumo dell'erba appena tagliata
- INTUIZIONE: zenzero


Abbina un'IMMAGINE a
(precisasiùn: il gioco consisteva nel dare una forma di un oggetto ad ognuna di queste parole... io mi son divertita farlo con le fotografie!!)

- VENTO:


- SILENZIO:


- OCCASIONE:


- SI':


- TEMPO:


- INCERTEZZA:


- OGGI:


- APPUNTAMENTO:


- MERAVIGLIA:

- FINE:

E per chi ha voglia di giocare con la propria fantasia dei sensi... buone emozioni!

giovedì 4 dicembre 2008

Erano solo riflessi... solo?

Passeggiava con il passo pesante, tra le dita si stringeva ad una sigaretta per fumare via la polvere.

Era arrivato da lontano per cercarlo qui, trovarlo, portarselo via.
Nelle tasche conservava un post-it giallo e stropicciato: dentro c'era appuntata la sua speranza, consumata.

Aveva attraversato ponti e seguito voli di gabbiani... era stato in equilibrio sui fili della luce, aveva chiuso gli occhi e aveva provato a cercarlo tra i ricordi...
Camminava a testa alta, il passo veloce, ma pesante. Guardava su e non vedeva altro che quello che c'era già, quello che c'era ieri... guardava dietro i tetti, tra il fumo dei camini e in bilico, sulla linea dell'orizzonte.

Aveva corso, si era fermato, era tornato... voleva di più... era nervoso, e pure un po' arrabbiato.

Scusi, sto...
Ma c'era chi non capiva, non sapeva...
giocava...
semplicemente si divertiva a giocare con biglie di vetro, ammaccate; e si faceva meravigliare da quelle sfumature che si intrecciavano dentro.

Il vetro fa il miracolo, la magia… Entrare in un posto e avere l’impressione di uscire fuori… Essere protetti dentro qualcosa che non impedisce di guardare ovunque, lontano… Fuori e dentro nello stesso momento… al sicuro eppure liberi… questo è il miracolo, e a farlo è il vetro, solo il vetro. […]
E’ la magia del vetro… proteggere senza imprigionare… stare in un posto e poter vedere ovunque, avere un tetto e vedere il cielo… sentirsi dentro e sentirsi fuori, contemporaneamente… un’astuzia, nient’altro che un’astuzia… se lei vuole una cosa e però ne ha paura non ha che da mettere un vetro in mezzo.. tra lei e quella cosa… potrà andarle vicinissimo eppure rimarrà al sicuro…

Non c’è altro… io metto pezzi di mondo sotto vetro perché quello è un modo di salvarsi… si rifugiano i desideri, lì dentro… al riparo dalla paura… una tana meravigliosa e trasparente…
Lo capisce, lei, tutto questo?
(da “Castelli di rabbia” di Alessandro Baricco)


Lui si era inginocchiato solo per raccogliere la biglia, scivolata tra i suoi piedi
e l'aveva visto.


Era lì, nascosto tra le onde, il centro di cerchi nell'acqua...
forse era solo un riflesso... ma che importava? era lì!

Ed era il più bel sole che avesse mai visto!

Sfilò il post-it giallo dalla tasca e buttò la sigaretta.
Stava scendendo ormai la sera: non poteva perdere altro tempo... sarebbe arrivata la notte e, con lei, un'altra mattina.
Lo raccolse e lo mise in tasca, un sorriso alla bambina che giocava con le biglie... lei non sapeva, ma era felice di vedere i raggi spuntare da quella tasca

anche se erano solo riflessi...

ma, in fondo, lì c'era il fuoco e c'era l'acqua, lì si nascondeva il cielo e la terra... era al sicuro
erano solo riflessi... ma è sempre da quelli che si comincia...
si segue una scia...





liberamente ispirato da:
-un'immagine...un sole riflesso, passeggiando tra le calli
-biglie che scappano e si perdono
-palle di diverse dimensioni, più grandi di biglie e più piccole di soli... a volte girano, a volte son lì, che aspettano
-L’esistenza si consuma nell’attesa: si va in giro con la lista della spesa ma forse quello che aspettavo è già arrivato, nascosto nella luce per non essere individuato ("Tutto può succedere" di Lorenzo... una frase casuale di una canzone scelta casualmente dal mio random nell'mp3)
-il karma della karma

martedì 2 dicembre 2008

Solo salviettine?

Fermarsi al bar, la sera, prima di andare a dormire, è un modo per raccontarsi storie. E quelle storie stanno tutte dentro alle salviettine triturate, spigolate, ripiegate… dietro ci sono disegni infantili, firme che non appartengono più a nessuno, parole come bolle di sapone che si gonfiano, si deformano…fino a scoppiare.
In realtà quelle parole non sono lì per caso! E' che uno le attacca là, per togliersele dalla testa. E invece loro non se ne vanno mai! ti guardano e ti sorridono… Alla fine cedi; cedi sempre.


Così inizi a ripassare la S, che ti vien bene, quella… poi ci fai un cappellino e una coda… è un serpente! Nononono..forse è un corteggiatore emozionato, in ginocchio davanti a lei… dev’essere lui, sì! Quasi quasi ci vedo l’anello, tra le mani.

Poi d’improvviso la tua mano cede un poco, un tremolio leggero… ti senti emozionato per lui, forse… o ti senti lei… ti distrai, pensi a dopo, pensi a ieri e così… ecco,
gli è caduto l’anello!
Che pirla! Tu te la ridi… ma non puoi abbandonarlo così!
E allora ti fermi un attimo, quasi ci fossi anche tu, lì con lui a cercare di rallentare quei secondi eterni che passano in fretta… Lui abbassa gli occhi e lo vede... eccoloeccolo! è lì, per terra, caduto tra le foglie!!
Si tuffa in una N.. lo vede lo prende e lo alza come un trofeo.. come quando ti insegnano a tirar su i cucchiai in piscina. E intanto con la penna lo accompagni nel salto.

Bello questo momento... un fermo immagine nel momento in cui

tocca

l'anello con le dita: ti gusti l'i s t a n t e della conquista e poi ricominci, risali risali risali fino a vedere gli occhi di lei. E dagli occhi torni giù, in un rewind lento, per
risentire

l'anello

tra
le
dita,


laggiù, tra le foglie umidicce



Quella parola ti piace! adesso è diventata una parola che si sta sciogliendo in una macchia di olio, per terra... In un attimo poi diventa un fumetto... no, non più... uno specchio?! Mh…
O un lecca-lecca, forse...
Ma non ci sono parole sui lecca-lecca! Che idiozia!

Adesso non ti piace più. L'amante se n'è andato, il tuo fumetto non parla più, lo specchio si è rotto e il lecca-lecca sa di vaniglia.. pessimo!
Meglio farlo a pezzettini! Prima piega Seconda piega...

Illuminazione!
Ecco cos'era! Lo giri, lo contorci... una due dieci
quindici volte.
Ecco cosa cercava lui: non era un anello! stava raccogliendo una rosa! una rosellina per lei!

Così te la ritrovi tra le mani: una rosellina bianca con sfumature blu, qualcuna è sbavata e qualche altra è appena segnata.. una linea distratta che si è persa tra le pieghe.



Ti volti e la dai a lui.
Un sorriso. Anzi, due!

Un bacio