"Magic Moments" - Neil Sedaka
Discover Perry Como!
Avrà avuto ventotto anni, o poco più. E' solo che quel sorriso che aveva sempre stampato in viso e quel suo modo un po' impacciato di salutare, lo facevano sembrare appena un ragazzino.
In paese lo conoscevano tutti, ma in pochi erano riusciti ad attraversare quei suoi occhioni neri... molti si erano persi ed erano naufragati in quel mare scuro e profondo. Forse è perché tutti sono abituati a dover cavalcare onde su onde e rinforzare le vele nella tempesta.. che poi, nel bel mezzo del mare calmo, ci si perde... non si è abituati alle cose semplici! Perché siamo pieni di strumenti e marchingegni per andare controvento, per andar più veloci, per superare la nebbia.. ma quando, nel mare calmo, tutti questi non ci servono più, allora prevale la paura.. per la prima volta non ci sono scuse.. acqua nell’orologio o compassi difettati.. solo noi, a giocare..
Ma la maggior parte delle volte, ci siamo dimenticati come si fa!
Ai bambini però lui piaceva! Perché ogni volta che incontrava qualcuno di loro, tirava fuori dalla tasca uno o due foglietti di carta colorata e in pochi minuti li trasformava in un airone o in un lombrico saltellante.. in un elicottero col cappello o in una rosa senza spine! Una volta ha dato forma perfino ad una nuvola.. dicono che quasi quasi si sentisse anche il vento, a toccarla!
Questa della carta, era la sua più grande passione: fin da quando andava a scuola, nell'ora di disegno, passava tra i banchi a raccogliere i ritagli che lasciavano gli altri; se li metteva tutti in tasca e poi, a ricreazione, da quelle tasche uscivano i fiori più profumati, i bambini più vari, gli animali più diversi.
Pensavano tutti che fossero delle tasche magiche... solo con l’andar del tempo scoprirono che, di magico, lui aveva le mani!
Ma d'altronde è sempre così: la magia sembra essere nascosta nella piega di quello che, per uno strano caso, indossiamo.. e invece pochi sanno che lei si rotola dentro le mani e i piedi di tutti. Qualcuno passa così tanto tempo a cercare, che a forza di rimestare e rovesciare come si fa in uno scatolone, la fa scivolare in fondo, giù fino alla pianta dei piedi.. troppo distante per essere riacciuffata.
Qualche altro invece pensa di averne talmente tanta da poterla buttare.. ormai a quella magia si è abituato, così inizia a dimenticarsene.
Altri la trovano ogni tanto.. mentre son seduti aspettando il treno, mentre passa una macchina gialla, mentre stanno per bruciare l’arrosto o pulendo il bagno.. mentre sentono una foglia cadere o mentre giocano con un foglietto di carta da buttare, per ammazzare il tempo.. la prende semplicemente quando arriva, ci gioca e ci costruisce un momento a forma di girandola o di spazzolino.. è un momento, che diventa magico.
In paese lo conoscevano tutti, ma in pochi erano riusciti ad attraversare quei suoi occhioni neri... molti si erano persi ed erano naufragati in quel mare scuro e profondo. Forse è perché tutti sono abituati a dover cavalcare onde su onde e rinforzare le vele nella tempesta.. che poi, nel bel mezzo del mare calmo, ci si perde... non si è abituati alle cose semplici! Perché siamo pieni di strumenti e marchingegni per andare controvento, per andar più veloci, per superare la nebbia.. ma quando, nel mare calmo, tutti questi non ci servono più, allora prevale la paura.. per la prima volta non ci sono scuse.. acqua nell’orologio o compassi difettati.. solo noi, a giocare..
Ma la maggior parte delle volte, ci siamo dimenticati come si fa!
Ai bambini però lui piaceva! Perché ogni volta che incontrava qualcuno di loro, tirava fuori dalla tasca uno o due foglietti di carta colorata e in pochi minuti li trasformava in un airone o in un lombrico saltellante.. in un elicottero col cappello o in una rosa senza spine! Una volta ha dato forma perfino ad una nuvola.. dicono che quasi quasi si sentisse anche il vento, a toccarla!
Questa della carta, era la sua più grande passione: fin da quando andava a scuola, nell'ora di disegno, passava tra i banchi a raccogliere i ritagli che lasciavano gli altri; se li metteva tutti in tasca e poi, a ricreazione, da quelle tasche uscivano i fiori più profumati, i bambini più vari, gli animali più diversi.
Pensavano tutti che fossero delle tasche magiche... solo con l’andar del tempo scoprirono che, di magico, lui aveva le mani!
Ma d'altronde è sempre così: la magia sembra essere nascosta nella piega di quello che, per uno strano caso, indossiamo.. e invece pochi sanno che lei si rotola dentro le mani e i piedi di tutti. Qualcuno passa così tanto tempo a cercare, che a forza di rimestare e rovesciare come si fa in uno scatolone, la fa scivolare in fondo, giù fino alla pianta dei piedi.. troppo distante per essere riacciuffata.
Qualche altro invece pensa di averne talmente tanta da poterla buttare.. ormai a quella magia si è abituato, così inizia a dimenticarsene.
Altri la trovano ogni tanto.. mentre son seduti aspettando il treno, mentre passa una macchina gialla, mentre stanno per bruciare l’arrosto o pulendo il bagno.. mentre sentono una foglia cadere o mentre giocano con un foglietto di carta da buttare, per ammazzare il tempo.. la prende semplicemente quando arriva, ci gioca e ci costruisce un momento a forma di girandola o di spazzolino.. è un momento, che diventa magico.
20 commenti:
Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra, talvolta vediamo la vita nell'aria. E la chiamiamo polvere!
(Stefano Benni)
invece magari è la polverina magica della vita, a trasformare le cose con le nostre mani, una polverina soffiata da un bambino, che ancora resiste, l'uomo bambino che si sorprende ancora ad inventare...il dio che è in noi con tutta la sua forza creatrice!
Come acrobati che camminano sul filo a metà percorso, quando ogni respiro fa sussultare e ondeggiare, quando dietro è discesa e davanti è salita, all'ora è il momento che scordiamo che quella sfida era un gioco.
Il filo teso della nostra vita.
...continua...
Sai che mi scopro un poco scemo, ti dirò mi sento come violato in questa falsa intimità del commento, da quella finestra in prima pagina "GLI ULTIMI COMMENTI",
hehehe... che scemo!
ja'..assolutamente! il dio delle piccole cose! ;) lui soffia e noi giochiamo con la polverina che ci arriva tra le mani!
anonimo.. ah però!!queste parole mi hanno lasciata in sospeso, su quel filo! mi piace mi piace mi piace
ma mi piacerebbe anche sapere come continua!! mi lasci a mezz'aria, in equilibrio con le caviglie che cigolano, a sorridere al solo immaginare quello che verrà?! eheh
però già te lo dico, aggiungerò questo tuo gioco con parole in equilibrio sul filo a quelle che ho a fianco, in arancione.. forse ti sentirai un po' violato pure così.. ma metto sempre anonimo, non ti preoccupare! ;)
e grazie del tuo passaggio canticchiando in punta di piedi.. continuo a sentirne la melodia!!
mmmhhhh.. che curiosa che sono adesso!!eheh
un sorriso
ciao!
che musica alleeeeeeeeegraaaaaaaaaaaaaaaa....non poteva che mettermi allegria...sono contenta che tu sia passata, mi fapiacere averti tra le lettrici ed i lettori...e farò lo stesso anche io...coem te, tra una corsa ed un'altra...promesso
Sospeso l'attimo, guardando intorno, si scorge la gente, il pubblico, quelli lì, sotto al primo palo mi sembra di conoscerli, li guardavo già prima di iniziare, mi sembrava prima, pronto a lanciarmi dalla piattaforma...
Quell'attimo, le caviglie molli, mi rimbomba infinito nella testa, vuota col vuoto sotto, ma sale un ritmo, quello del mio cuore che pulsa forte, no forse no, mi pare che ora sia la gente, metà conosciuta sotto le luci, metà sconosciuta sotto la penombra, batte a ritmo le mani e mi incita ad andare avanti.
Mi sfugge quell'attimo, avrei ascoltato ancora il mio ritmo, il mio cuore.
Sospiro sospeso sul filo, il gioco è il mio.
Scivolo lungo il filo della mia vita, con passo incerto e la fanfara del mio cuore, un piccolo passo, più avanti potrei scorger qualche volto di quelli là nella penombra.
Quello che ho già imparato è che in questa sfida, non posso voltar la testa a guardar dietro, cercar qualcuno di quelli che mi sembrava di conoscer dall'inizio, so che qualche spettatore se ne già andato, altrove.
Scivola il piede, il filo è ben teso, son oltre un punto indefinito, non so neppure se fosse la metà !
...continua...
(però non ho saputo resistere.. mi son voltata indietro!
ihhhh
..ma solo per un bellissimo sorriso!!eheh
..cmq ora son qui! e mentre aspetto di sentire come si scivola, continuo a giocherellare con le mie 3 palline in mano.. ;) chissà..)
Ora son certo non era la metà, il filo è più teso e si distende davanti ai miei piedi, son fermo incredulo, ma vibra più forte, un'altro attimo di timore guardando in basso, poi alzo lo sguardo e...
Stupore, dalla penombra, sul mio stesso filo, in direzione opposta, nel mio stesso gioco, affiori lievemente tu, e mi sorridi !
...continua...
Che pera che sono !
Avevo perso l'anonimato.
(noooooo.. hai perso l'anonimato!!eheh
il faro nei suoi giochi di luci tra il pubblico è passato su di te e ti ha illuminato.. ma lo sai, non serve la luce per riconoscere qualcuno.. si sente da come balla il filo!) ;)
Stellina.. ma sai a chi ho pensato appena ho letto qui? Non chiedermi perchè eh, è stata una cosa spontanea.. ho pensato a Michele (si chiama così penso, il tuo amico che è diventato prete un po' di tempo fa..)..
E' stato come un flash!
"in pochi erano riusciti ad attraversare quei suoi occhioni neri" forse questa è la frase che mi ha fatto pensare a lui.. mah!
Comunque belle queste magie, queste mani che creano colori e movimento.. questa fantasia sospesa nel filo della creatività non compresa dall'adulto.. stupendo! sembra di essere tornati bimbi... wow!
Grazie per le splendide parole che metti in emozione tesoro.. grazie :)
micheleeeee?!?! ahhhhhhhahah ma tu lo sai che è il cugino di matteo?!?!? ahahah
ma pensa ti che storie!!
ehm.. no, cmq non sono i suoi occhioni neri.. anche perché ormai.. eh no! ora che mi ci fai pensare, mi sa che siamo sulla stessa età!!ehehhh
un strucotto
Riscopro con te la magia delle mani e ti dedico questi versi non miei, ma che mi piacciono molto come i tuoi racconti:
Mani sulla fronte per trattenere ricordi
Mani sulla bocca per reprimere emozioni
Mani intrecciate che sciolgono grovigli di pensieri
Mani sulla guancia che asciugano lacrime di sfogo
Mani tese in avanti che attendono un abbraccio,
Mani che si lavano...della loro ipocrisia
Mani che raccolgono cocci rimasti di qualcuno smarrito
Mani che rimangono immobili in attesa di un cenno
Mani che trovano contatto con la pelle di un neonato
Mani che si uniscono per un perdono....
Mani che si uniscono per pregare Dio.
Mani che si uniscono.
con i fratelli in segno di amicizia.
Mani che invocano aiuto e amore.
Mani che tendono verso il futuro luminoso che c'è davanti a loro.
Mani che cercano le mie
Mani che raccolgono sentimenti
Mani che tremano d'amore
Mani che guariscono il dolore.
Mani che raccolgono pensieri...
per ritrovare i propri sogni
Mani strette attorno a se'...
per ritrovare le forze perdute in lotte impari
Mani buttate a terra...
Mani che brancolano nel buio
che cercano altre mani
che si aggrappano ai fili invisibili dei sogni
che si allungano
che stringono altre mani
che portano in dono un cuore
che sognano di raccogliere un cuore
che tornano a parlare
che accarezzano un viso
che regalano emozioni
che trovano le tue
che......vivono ora...!!!!
Luigina, che belle queste parole!!..me le trascrivo!
GRAZIE!!!
A.A.A. cercasi ANONIMO che mi ha lasciato in equilibrio su una fune.. premi PLAY e vediamo che mi succede, altrimenti qui.. cadooooooo
Attaccati alle mie mani Stefi! Anche oggi sei riuscita a strapparmi un sorriso
Grazie Luigina!! eheh!! "Mani intrecciate che sciolgono grovigli di pensieri"
però vieni su anche tu, eh! che quassù è più bello!! ;)
un abbraccio!!
Ma come? Non mi hai visto che sono qui vicino a te? Mi dà i brividi ma è proprio bello quassù: non ci si annoia proprio
Ti scorgo per la prima volta,
e scordo quel filo, leggero leggero ritrovo ignaro un'altro equilibrio,
d'intorno è un forte applaudire, par tutta contenta la piccola folla che non distoglie lo sguardo, la piccola folla sorbita da un un'ombra che prima non v'era.
Ora sfioro quel filo sicuro, sospeso su un piede, avanzo con l'altro inseguo il tuo sguardo che sorride e mi agguanta, le tue mani protese, ma scivoli indietro, le mie mani protese, che sfuggon la presa...
ripiombo sul filo, le gambe pesanti, attonito, assorto, il tuo viso immutato, il tuo gesto continuo ma sei più distante...
ed io e la mia sfida, mi trovo balocco, nel gioco di un'altra, e gioco nel gioco, incosciente bambino accetto l'azzardo...
Il filo che vibra mi appare ancor più liscio, non c'è più salita, è un piano infinito, che prima non c'era, ma mi infonde fiducia, si raddoppia la sfida.
...contina...
ma poteva essere,
"Il sole nel cielo è una palla di fuoco, e' già mezzogiorno,
mezzogiorno di cuoco,
e vedendo la carne Montana che stringo,
vengon tutti a mangiare con,
Griingooo, Griinnngoooooo !"
pubblicità anni '70
http://it.youtube.com/watch?v=yYFgXiL8kvo
luigina.. non ti avevo vista ma le sentivo, sì, le mani! e non è quello che conta alla fine? ;)
anonimo.. ahhahhahhhhhhhhhhh!
ahhhhh spettacolo!!
e insomma.... 'namo a farse du spaghi tutti in compagnia!!
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