Passo dopo passo

Passo dopo passo
Sai cos’è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un’orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. La marea nasconde. È come se non fosse mai passato nessuno. È come se noi non fossimo mai esistiti. Se c’è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. (da “Oceano Mare” di A. Baricco)

mercoledì 24 giugno 2009

Here I am

Ho iniziato il mio viaggio piangendo... ogni partenza prevede un distacco, e ogni distacco ci dà la sensazione di essere un abbandono.
Ho capito che da oggi le mie gambe dovranno essere forti più che mai, che dovrò aver cura delle mie ginocchia e che gli occhi possono vedere oltre le apparenze solo se lo vorranno davvero.

Nuvole gonfie... cariche di panna e zucchero da shakerare in un caffé freddo.
A forza di essere vento...
Mi bruciano gli occhi, tutta colpa delle lacrime. Non sono triste, no... forse ho solo paura...

in volo - 24 giugno 2009



in volo


Il peso sulle gambe di tanti chili e una valigia vuota troppo pesante.
Passo dopo passo sono pronta per partire. Sono arrivata per ripartire.

in viaggio verso Cork
Solo il rumore del motore ad accompagnare il mio viaggio. Incontro visi e sorriso, rispondo con occhi lucidi e serenità.
in viaggio verso Cork - 24 giugno 2009

E' una magia che non si può spiegare: naviga in una tazza di té caldo e si riscalda di sole; si fa accompagnare dal vento, sfiora la terra e va... e va...
Il cuore rimbomba felicità, batte dentro a ritmo di vita.
Finalmente sono a casa.

Cork

Apro la porta e la chiudo a chiave, dietro di me: oggi ci sono io, solo io. Scivolo sul pavimento in legno per non sentire il rumore dei passi... oggi voglio silenzio, amore profondo e un bicchiere di caffè...
Cork - 24 giugno 2009

lunedì 22 giugno 2009

In centro al labirinto

Scrivo e riscrivo parole... nauseanti emozioni che non riescono a trovare la strada, intrappolate in sensazioni troppo grosse in cui, paradossalmente, si perdono.
Ma sento.
Sento quello che mi scivola attorno, sento la terra che mi sta sotto ai piedi, sento le mani, sento i silenzi e gli sguardi indifferenti, sento le voci tremanti, sento la tenerezza dietro ai sorrisi delicati.
Sento.
Sento chi mi passa accanto e mi sfiora, sussurrandomi un augurio che batte al ritmo col cuore.
Sento.

E tutto quel che sento adesso, è dentro ad una canzone...

entrateci dentro, fino in fondo!



E poi... e poi solo immaginate Giannini che legge questi versi:

c’è sempre un motivo per andare

e c’è sempre un motivo per restare, amico mio

e in mezzo il cuore batte
col rumore della cassa
e in mezzo si combatte
in mezzo il tempo passa
perché questo cuore è vivo
perché il cuore è una clessidra
e ci sei tu e ci sono io
e c’è la vita in un granello
e poi l’amore, certo
l’amore, sempre quello
che distrugge e risolleva
che esalta e che fa male
ma rimedia alla tristezza
di ogni attimo che fugge
da sempre, sempre uguale
come la brezza in mare aperto
come la gioia in questo mondo

c’è un motivo per andare
e c’è un motivo per restare
come posso darti torto
ma per questo io ti dico
(e non lo dico solo io)
ti dico
ama,
ama fino in fondo

che non sei ancora morto,
amico mio

E per me è arrivato il momento di partire... verso il centro del mio labirinto!


(Un grazie speciale a Chiara, mia dolce stella, compagna di strada!)